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L’anno accademico 2022-2023 prende avvio in un momento di grande incertezza dal punto di vista politico e sociale: da diversi mesi la guerra è tornata in Europa, a causa della brutale aggressione russa dell’Ucraina; nel frattempo, il Covid-19 continua a imperversare, anche se abbiamo ormai stabilito con il virus un “patto di forzata coabitazione”, ritornando gradualmente ai ritmi di vita della stagione pre-pandemica; contemporaneamente, l’incertezza energetica, con i rincari esponenziali delle utenze, rischia di mettere in grave difficoltà famiglie e imprese, non escluse le nostre istituzioni accademiche, le cui casse non sono mai state particolarmente floride.

Ma quella che viviamo è, dal punto di vista ecclesiale, anche una stagione esaltante, soprattutto grazie al processo sinodale 2021-2024, al quale papa Francesco ha chiamato la Chiesa intera e che in Italia si va intrecciando al cammino del Sinodo nazionale.

La teologia della sinodalità, che è a tutti gli effetti un tema di ecclesiologia pastorale, interpella da vicino il nostro Istituto Teologico, che sin dalla sua fondazione, nel 1995, si è dotato di un ciclo di licenza – e dunque di un indirizzo di ricerca teologica – proteso a coniugare l’ecclesiologia dogmatica con le istanze della teologia pastorale, nell’orizzonte delineato dal Concilio Vaticano II.

In tal senso il sessantesimo anniversario dell’apertura del Concilio, che stiamo celebrando quest’anno, diventa per il nostro Istituto Teologico lo sprone a proseguire e anzi a incentivare il servizio reso alla maturazione di una nuova autocoscienza ecclesiale, caratterizzata dalla riscoperta della soggettualità di tutti i battezzati, dal ripensamento
del ministero ordinato nel quadro della ministerialità ecclesiale, dall’urgenza della conversione missionaria di fronte alle nuove sfide che il mondo contemporaneo pone all’opera evangelizzatrice.

L’augurio è che, in questo modo, l’Istituto Teologico Leoniano possa contribuire al rinnovamento pastorale delle Chiese locali del Lazio centro-meridionale, al servizio delle quali svolge da sempre la propria missione formativa. Chiese che in qualche caso sono chiamate a ripensarsi anche a motivo degli accorpamenti in persona episcopi decisi da papa Francesco (Palestrina e Tivoli nel 2019, Porto-Santa Rufina e Civitavecchia-Tarquinia nel 2022, Anagni-Alatri e Frosinone-
Veroli-Ferentino sempre nel 2022).

Pasquale Bua

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